Moof! La7 mostra il video dell’uccisone di Soleimani, ma è una clip di un gioco per iOS
In Speciale Atlantide: a un passo dalla guerra condotto da Andrea Purgatori mandato in onda nella tarda serata di mercoledì 8 gennaio su La7, è stato mostrato il presunto video del drone americano che ha ucciso il generale iraniano Soleimani.
In realtà si tratta di una anteprima del videogioco AC-130 per iOS pubblicato su YouTube dallo sviluppatore Triniti Interactive Limited nel 2015. E pensare che il giornalista nel presentare il video aveva spiegato ai suoi ospiti e ai telespettatori: “Somiglia molto a un videogioco, ma non è un videogioco”.
Alcuni particolari del video mostrato da La7 – il luogo, una strada sterrata in mezzo alla giungla e non una autostrada nei pressi di un aeroporto; un convoglio costituito da camion e non una auto; e la modalità d’attacco, raffiche di mitragliatrici invece di missili – non coincidevano con la descrizione riportata dalle agenzie di stampa internazionali e con le foto dell’attacco apparse su Internet. Con un paio di ricerche mirate non è stato difficile risalire al filmato originale del gioco.
Moof! è una rubrica di Spider-Mac in cui trovate brevi pensieri, URL cui andare per documentarvi meglio, un software da scaricare, insomma tante piccole cose che hanno sempre a che fare con il mondo Apple, ma raccontate in un articolo “leggero” che può essere uno spunto di riflessione o di polemica, una provocazione.
8 Commento
La parte più ironica è quando Purgatori dice che sembra un videogame…
Il video di La7 non si vede, mentre quello del gioco pubblicato su YouTube sì. Come mai?
Disabilita l’AD-bloker del browser.
Grazie, ora si vede.
Letto or ora, sei citato da Paolo Attivissimo.
Vorrei ridere ma non lo faccio in rispetto degli omini uccisi nel videogame.
Si poteva vedere già poco dopo l’attacco, il video sia aereo, che quello successivo, con i pezzi dei corpi degli uccisi quasi in alta definizione, piedi staccati con i nervi sfilacciati, braccia, sangue…tutto su siti stranieri africani. Solo qualche ora dopo sono stati schermati per coloro che fossero sensibili a quel macello.
Da “A un passo dalla guerra” a un anno luce dall’informazione