Moof! È stato un Apple Special Event senza novità hardware? Sbagliato, una c’è stata
Ieri, a poche ore dallo Special Event “it’s showtime” vi ho segnalato che gli Apple Store non erano andati offline, segno che nel corso dell’evento non sarebbero state presentate novità hardware, anche perchè i nuovi iPad Air, iPad mini, iMac e AirPods 2 erano stati presentati all’inizio della scorsa settimana.
In realtà una novità hardware è stata presentata, ma è sfuggita ai più: la carta di credito Apple in titanio con incisione al laser, da utilizzare negli esercizi commerciali dove non è ancora accettato Apple Pay (Apple Card è la carta di credito rivoluzionaria di Apple).
Oltre che per la qualità del materiale utilizzato, l’Apple Card “fisica” si caratterizza per il design essenziale, non c’è alcun numero di carta, codice di sicurezza CVV, data di scadenza e neppure la firma del titolare sul retro.
Sfortunatamente, l’Apple Card sarà disponibile solo per il mercato americano, si spera solo momentaneamente.
Moof! è una rubrica di Spider-Mac in cui trovate brevi pensieri, URL cui andare per documentarvi meglio, un software da scaricare, insomma tante piccole cose che hanno sempre a che fare con il mondo Apple, ma raccontate in un articolo “leggero” che può essere uno spunto di riflessione o di polemica, una provocazione.
19 Commento
La voglio…
davvero? nell’era del digitale una carta fisica?! Steeve guarda giù
È spiegato nell’articolo, serve “negli esercizi commerciali dove non è ancora accettato Apple Pay”.
A parte il mero valore collezionistico per dire “io ce l’ho”, l’utilità è pari a zero. Non accetta Apple Pay? Estrai dallo stesso portafogli in cui avresti la fantomatica Apple Card la carta di credito, probabilmente la stessa che hai abbinato ad Apple Pay, e paghi. Ergo, tavanata galattica.
Moof: il vero Apple fanboy integralista in un negozio che non accetta Apple Pay non ci entra ?
Insomma, l’Apple Card non richiede una quota d’iscrizione, restituisce il 2% sugli acquisti (il 3% per quelli Apple), non prevede penali se paghi una rata in ritardo, offre tassi vantaggiosi per le rate, visto che non ha numeri è più sicura, c’è una app che monitora le spese e le cataloga in modo da sapere in che costa stai spendendo i soldi, insomma non c’è un buon motivo per preferire un’altra carta di credito.
Messa così assume un altro significato. Più che il meccanismo di cashback (comune a tante carte), più interessante il costo zero (comunque comune a tante carte “entry level” o revolving). Diciamo che ha unito molte caratteristiche interessanti che non trovi in una carta sola.
E dimenticavo. Samsung Pay è compatibile, oltre che con la tecnologia NFC, anche con quella MFT, che lo rende compatibile con praticamente tutti i terminali, tranne quelli molto vecchi in cui devi inserire fisicamente la carta nello slot. In un anno non ho MAI e dico MAI trovato un esercizio che non la accettasse e non ha mai fallito il riconoscimento.
Il fatto che in un anno non hai mai trovato un esercizio che non accettasse Samsung Pay non dice molto.
Se hai usato 10 volte in un anno Samsung Pay senza problemi non è meglio di me che ho usato 300 volte Apple Pay ma per 3 volte la transazione non è andata a buon fine.
Che discorso è? E se ti dicessi che l’ho usata 300 volte e tutte andate a buon fine?
Io sto dicendo che il bacino di utilizzo è molto più ampio, grazie alla doppia tecnologia, unica nel genere dei pagamenti via smartphone. E questo e un dato di fatto.
Ma qual è la tua fonte? Questa è la dichiarazione rilasciata da Tim Cook su Apple Pay durante lo Special Event:
“La sua crescita è stata incredibile e nel 2019 verranno superati i 10 miliardi di transazioni.
Il 70% dei commercianti negli Stati Uniti accetta Apple Pay. Questa percentuale è ancora più alta in Canada e nel Regno Unito. In Australia, è il 99%. Entro la fine di quest’anno, Apple Pay sarà disponibile in oltre 40 paesi.”
Ma scusa, è cosi difficile da capire, forse sono io che non mi spiego bene? Non c’è nessuna fonte, è una motivazione puramente tecnica, un dato di fatto: sto dicendo che è la tecnologia di Samsung Pay ad essersi adattata ai terminali esistenti anche da prima che venisse creato Samsung Pay, e non il contrario come per Apple Pay, per cui sono gli esercenti a dover adottare la tecnologia e diventare compatibili.
Infatti, diversamente da Apple Pay, non troverai nessun logo, viene accettato da praticamente tutti i terminali, senza che l’esercente debba fare nulla. Spero di essermi spiegato meglio
Ahhh ora è chiaro, è una tua deduzione che, senza offesa, lascia il tempo che trova.
Mauro hai delle informazioni errate. Apple Pay funziona con qualsiasi POS contactless, non serve che sia specificatamente certificato per Apple Pay. L’esercente non deve fare nulla. Solo per alcuni POS più vecchi non funziona.
P.S. Apple Play si basa sulla tecnologia NFC, Apple l’ha rivista aggiungendo l’autorizzazione del pagamento tramite Touch ID e Face ID, risolvendo così i gravi problemi di sicurezza delle transazioni NFC.
Non mi risulta (o non lo sapevo). Com’è che allora negli USA solo il 70% degli esercenti la accetta? Dubito che i terminali contactless siano così pochi. Non avrebbe neanche senso mettere il logo Apple Pay sull’esercizio inoltre.
Evidentemente perchè il restante 30% non usa POS abilitati contactless o di vecchia generazione. Del resto è la stessa Apple che spiega di cercare fuori l’esercizio commerciale il simbolo contactless o Apple Pay click qui
In realtà la banda magnetica (MFT) sta scomparendo e sono quelli di media generazione ed entry-level ad accettare la carta nello slot (cioè non vecchi non nuovi)
Ovviamente per il mercato americano. Sembra carina e mi piacerebbe già averla. E vabbè, speriamo almeno di non dover aspettare dieci anni ?
M secondo voi in Italia potremmo avere il 2% di rimborso? e dopo quanto tempo?io ho una carta di rito che mi rimborsa il 2 per mille all’anno e il resto e lo piglia la banca.
Blu American Express ti restituisce l’1% di quello che spendi direttamente sul conto Carta, ogni 12 mesi dalla data di emissione della stessa click qui