Amazon Fire TV Stick: disponibili i browser Firefox e Silk (aggiornato)
Amazon ha annunciato che Firefox e Silk sono ora disponibili per la Fire TV Stick. Naturalmente, si tratta di versioni dei due browser appositamente ottimizzate per il dispositivo di Amazon.
“Grazie ai browser Firefox e Silk ora disponibili su Fire TV, potrai navigare su Internet con un semplice tocco e accedere su uno schermo più grande a tutti i tuoi contenuti preferiti, inclusi eventi sportivi, ultime notizie, serie TV, film, social media e video. Usa i pulsanti del Telecomando Fire TV per navigare facilmente sul web e riprodurre, mettere in pausa o mandare avanti velocemente i video.” si legge nel comunicato di Amazon.
Ho provato a navigare per un’oretta sia con Firefox, sia con Silk e come si dice in questi casi, l’esperienza utente non è molto entusiasmante.
Il problema principale è come digitare un URL oppure username name e password per il login di un sito. La cosa migliore per chi ha un iPhone, iPad o un dispositivo Android è installare l’app gratuita Fire TV che permette di utilizzare la tastiera software del dispositivo. Tutti gli altri devono selezionare una lettera al volta sulla tastiera che appare sulla TV con il telecomando della Fire Tv Stick.
In ogni caso, se per digitare un URL è meglio usare l’app FireTV, per spostarsi tra un contenuto all’altro di una pagine è più semplice, veloce e e pratico adoperare i pulsanti del teleconmando, rispetto al pad su cui strisciare il dito dell’app FireTV
Infine, appare meglio ottimizzato Silk rispetto a Firefox, con il quale non sempre è possibile visualizzare l’intera pagina di un sito.
Nonostante queste limitazioni, grazie a Firefox e Silk è possibile accedere ai siti Web per i quali non sono disponibili le relative app.
Aggiornamento: sfortunatamente, anche se è possibile accedere a servizi come Premium Play, non è possibile visualizzare i relativi contenuti.
Vi ricordo che al momento Amazon Fire TV è in offerta a metà prezzo, a €30 invece di €60 per gli abbonati Prime. Di seguito trovate la recensione pubblicata per la prima volta nel mese di novembre.
Le TV smart o televisori intelligenti offrono la possibilità di collegarsi ad Internet, utilizzano un sistema operativo ad hoc derivato da Android o Linux, ed offrono anche un negozio di app da cui scaricare e installare applicazioni per aggiungere funzionalità e servizi, un po’ come accade con gli smartphone e tablet.
Nonostante tutto, in questi anni c’è stata un’invasione di media center, come l’Apple TV e Google Chromcast che sono destinati a chi ritiene l’interfaccia utente della propria TV smart poco veloce o non ben organizzata, ma anche e soprattutto a chi ha una TV HD “stupida”, cioè che non si collega ad Internet.
L’ultimo media center arrivato in Italia in ordine di tempo e la FireTV stick di Amazon, giunta nel frattempo alla seconda generazione, ma il modello destinato al nostro mercato è privo di una importantissima e fondamentale funzionalità (continuando a leggere la recensione scoprirete perché): l’assistente digitale intelligente Alexa.
Configurazione
Per il processo di configurazione bisognerebbe fare una standing ovation ad Amazon, addirittura Apple dovrebbe prendere esempio: solo per il fatto di averla acquistata dal mio account Prime, è stato sufficiente confermare che volevo utilizzarla a mio nome, collegarmi alla rete Wi-Fi ed era già pronta per l’uso.
Design e Hardware
Apparentemente, l’Amazon FireTV Stick “italiana” potrebbe sembrare un modello della prima generazione, molto criticata negli Stati Uniti e altri Paesi per via dell’hardware non all’altezza, in realtà si tratta della seconda generazione, ma con il telecomando della prima (senza il pulsante per richiamare l’assistente digitale Alexa), processore MediaTek quad core ARM 1.3 GHz, 1GB di RAM, 8GB di spazio d’archiviazione, Wi-Fi 802.11ac, Dolby 5,1, Bluetooth 4.1, mentre la risoluzione supportata è ancora 1080p (in America è stata appena lanciata le versione 4K).
Dal punto di vista del design sembra una pen-drive, infatti misura 85,9 x 30,0 x 12,6 millimetri, ed è progettata per essere inserita direttamente in una porta HDMI sul retro del televisore.
In dotazione c’è anche un adattatore che permette di far penzolare la FireTV stick nel caso non abbiate spazio tra la TV e il muro, ma serve anche per ridurre le interferenze che potrebbero compromettere la stabilità della connessione Wi-Fi.
Su un lato c’è una porta micro USB per collegare l’alimentatore (ma se avete una TV smart d’ultima generazione, c’è una buona probabilità di utilizzare una porta USB sul retro per l’alimentare la FireTv stick), e il cavo USB in dotazione dovrebbe essere sufficientemente lungo per raggiungere la ciabatta.
Oltre a poter utilizzare il telecomando a sei pulsanti in dotazione, si può controllare la FireTV stick dal proprio iPhone, iPad e dispositivo Android installando l’apposita app FireTV, che ha il vantaggio di offrire una tastiera su schermo che è molto più veloce e pratica da utilizzare rispetto a digitare con il telecomando una lettera per volta. A differenza dell’app di altri media center, non è possibile ascoltare l’audio tramite l’iPhone e iPad magari con gli auricolari Apple, tuttavia se avete un paio di cuffie Bluetooth potete abbinarle alla FireTV stick.
Fastidiosamente, però, questa tastiera è limitata alle applicazioni che la supportano, in pratica, ci sono alcune app che hanno una propria tastiera integrata che appare sulla TV, che però non si potrà utilizzare dall’app FireTV, e un po’ clamorosamente questa limitazione riguarda Prime video di Amazon.
Prestazioni
Grazie all’hardware potente, le prestazioni della FireTV stick sono di primissimo livello. Lo scorrimento tra i menu è deliziosamente veloce, e una volta trovato qualcosa che si desidera vedere, lo carica quasi istantaneamente (a seconda, naturalmente, dalla velocità della vostra connessione Internet, nel mio caso FIBRA di TIM).
Interfaccia utente
Amazon utilizza una versione pesantemente modificata della versione di Android per le TV smart. I vari contenuti sono disposti in modo semplice. I film e le serie TV visti recentemente e le ultime app utilizzate appaiono nella schermata iniziale, ma incredibilmente manca una funzione di ricerca generale, probabilmente perché negli altri Paesi dove è disponibile Alexa si può chiede direttamente all’assistente digitale di trovare quello che si desidera.
Si tratta di una limitazione non di poco conto, ad esempio, quando si cerca una app, bisogna prima selezionare la sezione Applicazioni in alto, poi quando appare la schermata delle app divise per categoria, a meno di conoscere a quale appartiene quella che si sta cercando, bisogna andare per tentativi e poi scorrere l’elenco delle app, che non è neppure in ordine alfabetico, ma di popolarità.
Per quanto riguarda la riproduzione di film e delle serie TV, è risultata sorprendentemente fluida, e senza interruzioni sulla mia vecchia TV al plasma 40”.
App, giochi, Prime video e Google Play
Come spesso accade per i dispostivi Android, all’ottima dotazione hardware non corrisponde un catalogo di app altrettanto valido. Infatti, mancano alcuni “best seller” in grado di modificare in meglio l’esperienza televisiva come Rai Play, Premium Play, e soprattutto Now TV di Sky che rimane la regina incontrastata delle serie TV e dei film, tutte app invece disponibili per il Chromecast di Google. In pratica per ampliare il “palinsesto televisivo” si hanno a disposizione solo Amazon Prime video (in esclusiva), Netflix e YouTube.
Ho acquistato l’Apple TV 4ª generazione non appena disponibile, insieme al controller SteelSeries Nimbus appositamente realizzato per l’hobby di Cupertino, per sfruttare le potenzialità come console. A due anni di distanza, devo tristemente ammettere che le mie aspettative sono state completamente disattese. Gli sviluppatori hanno dimostrato di avere poco o nessun interesse a realizzare i videogame anche per l’Apple TV, il supporto per i controller è una rarità, e non ci sono titoli di “grido”.
E questa è la situazione del miglior ecosistema per i media center, quindi potete immaginare qual è l’offerta dei giochi per la FireTV stick dell’AppStore di Amazon, da sempre ritenuto il più scarso tra quelli disponibili per il lato oscuro.
Per quanto riguarda Prime video, è incluso nell’abbonamento Prime (€20/anno), il servizio di Amazon che permette di non pagare le spese di spedizione sulla maggior parte dei prodotti. Come si dice in questi, “a caval donato non si guarda in bocca”, ma una cosa è certa, se Prime video forse proposto a parte a pagamento, non riscuoterebbe un gran successo.
Infine, anche se non ufficialmente, è possibile installare Google Play (un suo clone) sulla FireTV stick seguendo una delle tante guide che si trovano online. Problema quindi risolto? Ma neanche per sogno. La frammentazione di Android emerge in tutta la sua gravità in questo caso: NowTV si installa, ma si chiude all’avvio; Premium Play è ottimizzato per altri dispositivi e non c’è modo di utilizzarlo, l’unica app che sembra funzionare abbastanza bene è Rai Play.
La cosa è completamente differente in America, dove c’è solo l’imbarazzo della scelta di app e servizi per la FireTV stick in grado di arricchire l’esperienza televisiva in maniera soddisfacente.
AirPlay (Miracast)
È possibile visualizzare il contenuto dell’iPhone/iPad sul televisore in stile AirPlay, che naturalmente non è nativamente supportato, quindi bisogna installare una app specifica. Le migliori sono Reflector e AirReceiver, entrambe a pagamento.
Se state pensando di utilizzare la funzione Miracast per trasferire i contenuti di Now TV o di Premium Play dall’iPad/iPhone alla TV, è bene che sappiate che non è possibile, Sky e Mediaset non lo permettono (c’è un blocco firmware che lo impedisce). Però è possibile farlo con i contenuti di altre app come Infinity.
Considerazioni finali
Per quanto riguarda le serie TV e i film, si può dire che l’appetito vien mangiando. Complici le varie promozioni gratuite di Netflix, Now TV & C. alla fine mi sono appassionato ad alcune serie, e nell’ultimo anno mi sono trovato spesso a passare freneticamente da un abbonamento mensile all’altro per vedere quelle che mi interessavano. Da qui l’idea di sfruttare il vecchio televisore al plasma in camera da letto (in salotto ho una TV Ultra HD con OS Linux e un negozio di app ben fornito), ma per il mio scopo la FireTV stick si è dimostrata assolutamente insufficiente, meglio Chromecast (€39) di Google anche con la scomodità di non avere il telecomando.
Quindi, se desiderate vedere film e serie TV solo di Amazon Prime e Netflix, allora la FireTV stick è la soluzione ideale per voi, però, ben presto potreste pentirvi di questa scelta perché è abbastanza difficile resistere al richiamo di serie TV estremamente popolari come Il Trono di Spade disponibile su Now TV.
Punteggio (da 1 a 5):
Pro: prezzo basso per gli abbonati Prime; interfaccia utente semplice e scattante; ottimo streaming; c’è il telecomando.
Contro: manca una funzione di ricerca generale; no app Now TV; catalogo Amazon Appstore veramente scarso; app Fire TV per iOS poco utile; no Google Play.
Compatibilità: qualsiasi TV HD con HDMI
Prezzo: €30 per gli abbonati Prime, per tutti gli altri €60, disponibile su Amazon Italia.
Produttore: Amazon.
3 Commento
A prescindere che non ho abbonamento Anazon Prime, a quel prezzo meglio un box tv. Intendo che al prezzo pieno, è meglio un box cinese con hardware piu pompato, ok non posso vedere Netflix e varie, per quello ho l’Apple TV.
Ma come è possibile sopportare ancora queste scomodità? Io ho l’app ufficiale Sony sull’iPhone per controllare una tv Sony e, nonostante ci sia una tastiera virtuale nell’app (chiaramente NON funzionante), sono costretto ad utilizzare il telecomando originale, immettendo una lettera per volta, cercandola nell’alfabeto visualizzato a schermo della tv. Si può accettare ancora una cosa del genere? Ovviamente no. Così ho fatto una cosa semplice: ho disconnesso la tv da internet e la uso solo come una tv normale. Ma a chi vogliono fare esaurire.
La prossima volta starò attento a fare acquisti, pretendendo di provare prima un dispositivo in tutte le sue funzionalità (spesso è una rottura alzare anche il volume perché non è immediato, così come non è immediato il cambio canale ecc ecc.). Possibile che chi li progetta non pensa ai disagi dell’utente? E allora se li tenessero loro questi aggeggi e, almeno finchè non tolgono queste oscenità, io ne faccio volentieri a meno.
Almeno potremo continuare a vedere youtube.