iTunes: conviene convertire i brani da AAC 256 kbps a 128 kbps ?
A partire dal marzo 2009, i brani musicali di iTunes sono in formato iTunes Plus DRM-free e codificati utilizzando l’Advanced Audio Codec (AAC) a 256 kbps, mentre prima erano in AAC 128Kbps. Secondo Apple, la nuova più alta codifica AAC garantisce una maggiore qualità di riproduzione della musica.
In seguito, quasi in controtendenza, Apple ha introdotto in iTunes una funzione che permette di convertire i brani con bit rate più alto ad AAC a 128 kbps in modo da guadagnare spazio prezioso sull’iPhone, iPod touch o iPad.
Ma ci sono sono davvero vantaggi ad avere una libreria iTunes in formato AAC 256 kbps? C’è una differenza di qualità dovuta al fatto che i brani sono meno compressi rispetto alla codifica AAC 128 kbps? Quanto si risparmia convertendo la musica in 128 kbps?
Per capirlo ho fatto una prova qualitativa e non quantitativa, quindi dal valore puramente indicativo. Ho “rippato” (copiato in iTunes) otto tracce audio estraendole dal CD come iTunes Plus AAC 256 kbps (il formato di default). Poi ho ripetuto l’operazione modificando in iTunes le impostazioni di importazione in “AAC alta qualità 128 kbps”. Le versioni degli stessi brani sono stati poi caricati su tre iPhone 4. Gli iPhone sono stati collegati – due a due – a delle cuffie di buona qualità attraverso un commutatore A/B con due ingressi audio, in modo che fosse anche possibile passare dall’uno all’altro istantaneamente.
Tutto questo doveva servire a esaminare i brani alla cieca, ossia senza sapere prima la loro codifica, e a confrontare direttamente le riproduzioni di due brani codificati diversamente e riprodotti nello stesso momento da due iPod distinti.
Da parte mia non sono mai riuscito a stabilire alla cieca che tipo di codifica fosse quella del brano che stavo ascoltando. Solo in un caso, passando velocemente da un iPhone che riproduceva un brano AAC 256 kbps all’altro che stava suonando lo stesso brano in AAC a 128 kbps, ho rilevato una differenza di “carattere” fra i due.
Ribadisco però che il test è assolutamente qualitativo: in effetti andrebbe ripetuto direttamente da chi è interessato alla questione, perché la capacità di discernere differenze nella qualità audio dipende da quanto “orecchio” ha ciascuno di noi.
Per quanto riguarda l’altra questione, se si guadagna spazio nel codificare i brani a 128 kbps, ebbene, gli otto brani dell’album rippati a 256 kbps pesano 69,7MB, mentre le stesse otto canzoni a 128 kbps pesano 33,8MB, cioè la metà…
13 Commento
Interessantissimo post, io ritengo che la vera differenza la facciano le cuffie/altoparlanti, una buona cuffia, con un driver adeguato, riesce sicuramente a far percepire la differenza, almeno secondo il mio modesto parere!
La differenza secondo me la fa la qualità della registrazione. Tra 256 e 128 ci vuole l’orecchio di un direttore d’orchestra e sicuramente delle cuffie importanti (con tutto il rispetto per quelle fornite in dotazione) per percepire differenza.
su itunes cerco di avere la musica a 320kbps, e quando la trasferisco su iphone la traduco a 128k.
a livello di spazio vi assicuro fa differenza, e’ come raddoppiare lo spazio sul disco di iphone…
a livello qualitativo francamente con le cuffie originali di apple non fa alcuna differenza…
quoto Pits
molte volte mi capita di sentire una differenza di volume di base quando cambia il bitrate…ovvero una canzone a 320 ha un volume sostenuto, mentre appena parte quella da 128 si sente che il volume intrinseco della canzone è più basso, senza toccare il volume generale. Non ho fatto la prova con l’iPhone, ma per esempio sulla mia autoradio fa così…forse itunes e ipod livellano il volume?
La scelta di passare da 128 a 256 Kbit è stata una scelta di marketing, non una scelta tecnica. Molta gente, infatti, pensa ai Kbit dei brani iTunes come se fossero i Kbit dei brani MP3, in cui 128 Kbit sono effettivamente pochi (molti si accorgono della differenza rispetto un brano non compresso, a differenza della codifica AAC in cui pochi se ne accorgono).
Io posseggo le SONY MDR-V700DJ e non oh notato nessuna differenza di qualità del suono.
passando da 128 a 256 kbit collegando l’iPhone in auto con entrata aux, si sente la differenza?
Solo un audiofilo con impianto stereo “adeguato” si potrebbe accorgere della differenza, secondo me.
Impianto stereo adeguato? Mica si fa il confronto tra 128 o lossless, ma tra uno standard basso 128 e altrettanto basso 256 (rispettabile). Prova a mettere a confronto in un impianto adeguato un bluray audio a 24 bit con un 16bit a 128 di iTunes.
Non si sente per niente e in più il volume è livellato quindi non necessita nemmeno di aggiustamenti dalla radio 🙂
Veramente un post molto utile e interessante…grazie 🙂
Secondo me il vero problema non è l’audio a 128 kbps, piuttosto il transcoding lossy to lossy.