Indispensabili: FruitJuice aiuta a mantenere efficiente la batteria del MacBook
Apple ha progettato le batterie dei suoi MacBook pensando ad un utente “pendolare”, ad esempio: uno studente che la mattina si reca all’Università, utilizza il portatile in facoltà e poi, una volta ritornato a casa, lo collega a una presa per caricarlo. In questo modo i liquidi all’interno della batteria si mantengono in movimento. Chi utilizza il portatile in questo modo, NON deve adottare alcun tipo particolare di precauzione (leggere anche Guida alla manutenzione della batteria del portatile).
Invece, chi lascia il portatile collegato tutto il tempo al caricabatteria, magari per utilizzarlo come postazione desktop collegandolo ad un monitor esterno, può compromettere la longevità della batteria perchè gli elettroni all’interno devono essere mossi di quando in quando. FruitJuice si propone di aiutare questo genere di utenti a mantenere la batteria in buona salute avvisando quando e per quanto tempo è necessario scollegare ogni giorno il portatile.
L’utiliy fa una cosa molto semplice: analizza i dati d’utilizzo della batteria della settimana precedente, quindi raccomanda di adoperare il portale scollegato dal caricabatteria per il 20% del tempo che in genere si utilizza il computer.
FruitJuice si installa discretamente nella barra dei menu del Finder, e da qui fornisce una serie di informazioni utili (configurabili in base alle proprie esigenze andando nelle preferenze), ad esempio, è possibile visualizzare quanti minuti bisogna ancora lasciare il MacBook scollegato. Naturalmente, è possibile utilizzare il computer con la sola batteria per tutto il tempo che si desidera, ma FruitJuice vi ricorderà con una serie di notifiche che è arrivato il momento di adoperare il caricabatteria.
Cliccando sull’icona nella barra dei menu, appare un menu di facile interpretazione con un utile elenco di informazioni e di opzioni, compreso il tempo medio d’utilizzo della batteria, la sua capacità e il numero di cicli di carica, e c’è perfino un bel grafico sulla “cronologia dell’alimentazione”. FruitJuice è in grado di aiutare anche ad effettuare un ciclo di una manutenzione una volta ogni 30 giorni, che consiste nel caricare completamente la batteria, e utilizzare il portatile fino al 20%.
FruitJuice fa bene il suo lavoro, e probabilmente troverete questo programma molto pratico. Una buona idea è anche dare una occhiata alle FAQ (domande frequenti), anche se sono solo in inglese.
L’unico appunto che mi sento di muovere riguarda il costo dell’applicazione: €9 possono sembrare un prezzo un po’ alto soprattutto quando altre utility gratuite come Battery Health offrono più o meno le stesse informazioni.
7 Commento
Elettroni…non elettrodi…
Ooops… corretto, grazie.
C’è un problema. Io lo utilizzo prevalentemente come desktop attaccato ad un monitor esterno. Conditio sine qua non per utilizzo con monitor esterno è il collegamento al caricabatteria.
Scollega il caricabatteria durante la notte avendo cura di disabilitare lo stop del Mac prima 😉
Domanda seria (anche se potrebbe sembrare polemica): vale la pena spendere 9 eurozzi per un programma che ti ricordi di scollegare ogni tanto il caricabatteria e scaricare completamente le batterie?
Oltretutto, ed è la seconda parte della mia questione, le nuove batterie (io ho un MBP late 2013) non dovrebbero essere “esenti” da queste operazioni di manutenzione?
Se utilizzi il MacBook come una postazione desktop, e solo raramente come portatile, allora vale la pena acquistare questa applicazione perché permette di prolungare la “vita” della batteria e rimandare la (costosa) sostituzione.
Per le batterie dei nuovi MacBook non è necessaria effettuare la calibrazione, ma la longevità potrebbe essere compromessa se si utilizzano sempre collegati al caricabatteria.
😉
Grazie, Stefano!